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L'ambientazione si basa su un'ucronia venutasi a creare a partire dalla battaglia di Naboo (scene iniziali di Star Wars - Episodio I: La minaccia fantasma); pertanto, gli eventi descritti differiscono in modo significativo dalla linea temporale della saga. Ci troviamo in un periodo di quiete apparente, nel quale tutte le fazioni stanno recuperando gradualmente i propri equilibri politici, sociali, economici e militari. Per maggiori dettagli, cliccare il capitolo 7 : "30 anni dopo: Il presente".

Indice cliccabile:

  1. L'embargo di Naboo

  2. L'armistizio di Naboo

  3. L'ombra del dubbio

  4. Il compromesso Hutt

  5. La guerra lampo

  6. Il piano rivelato: Il Nuovo Impero

  7. 30 anni dopo: Il presente

AMBIENTAZIONE

Nell'anno 24964 del CGS (Calendario Galattico Spaziale) la Federazione dei Mercanti, forte della concessione da parte della Repubblica di incrementare il proprio esercito a difesa delle rotte commerciali, impose un embargo a Naboo (uno dei pianeti affiliati al sistema repubblicano) motivandolo come un atto cautelativo per un debito economico mai estinto che questo pacifico regno avrebbe contratto anni prima. Spinta da tale pretesa, la Federazione iniziò a inasprire i rapporti con la Repubblica e con il pianeta oggetto dell’embargo; a nulla sembravano valere gli sforzi che la politica repubblicana compiva per riuscire a sanare la questione, tanto che, dopo molte pressioni, la Federazione decise di invadere il pianeta. Tale azione mosse la Repubblica a una scelta di tipo offensivo. Invadendo Naboo, la Federazione dichiarò implicitamente guerra a tutti i sistemi repubblicani, dando inizio alla Guerra di Naboo. Nel tentativo di chiudere la faida, il consiglio Jedi inviò sotto autorizzazione del Senato due Jedi in qualità di Ambasciatori. Qualcosa, però, non andò come previsto: dopo un acceso scontro,  Qui-Gon e Obi-Wan vennero sopraffatti e sconfitti. A oggi non si conosce in modo chiaro quale sia stata la dinamica dello scontro; tuttavia, diede ai Mercanti una scusa  per non rallentare l'attacco. La Regina di Naboo, Amidala, riuscì a fuggire grazie al sacrificio da parte dei due Jedi raggiungendo Coruscant, dove prese posto in qualità di Senatrice e perdendo così il proprio titolo nobiliare, mentre il suo pianeta venne ufficiosamente ricollocato sotto il  dominio della Federazione. 

Nell’24965 CGS, dato il fiasco del patteggiamento e la miopia dimostrata dai più alti rappresentanti della Federazione dei Mercanti, la Repubblica mise in atto un’azione militare su vasta scala affrontando l’armata e la flotta dei droidi. Uno scontro apparentemente risolvibile che in brevissimo tempo si trasformò in una guerra di trincea. La Repubblica non aveva tenuto conto del fatto che non fosse in grado di sostenere con la medesima rapidità le sostituzioni sul campo di feriti e morti; la Federazione, intanto, aveva dalla sua la possibilità di produrre ingenti quantità di droidi in pochissimo tempo, così da offrire, nonostante la scarsa capacità tattica, un invidiabile fronte compatto contro i ben più preparati ma sempre meno numerosi soldati repubblicani. 

 

Dopo due anni di guerra, nel 24967 CGS la conta dei morti repubblicani era talmente alta che il senato decise di firmare un armistizio nel quale si riconosceva l’effettiva proprietà di Naboo alla Federazione dei Mercanti, confermando il decadimento del titolo nobiliare e del diritto alla pretesa al trono di Naboo da parte della ex Regina. Questa presa di coscienza fece fare un passo indietro a chi sosteneva Amidala come potenziale ambasciatrice per la Repubblica; al suo posto, si fece avanzare un secondo illustre nome di un nativo di Naboo, il quale non sarebbe risultato inviso ai Mercanti: il senatore Sheev Palpatine. Dopo una votazione che lo vide vincere con uno scarto relativamente ampio (5,7%) sulla sua diretta concorrente, il Senatore accettò l’incarico e venne accolto dalla Federazione quale Ambasciatore della Repubblica, con lo scopo di poter ripristinare i rapporti commerciali e contrattare sui tassi di commercio e i dazi di frontiera. 

I rapporti tra la Repubblica e la Federazione iniziarono a stabilizzarsi: il lavoro del senatore Palpatine riuscì presto ad ammansire la controparte; tale capacità venne applaudita dalla stragrande maggioranza del Senato repubblicano il quale aveva un solo e unico scopo: liberare Naboo dalla morsa della Federazione. L’ascesa alla notorietà di Palpatine non venne vista di buon occhio dall'Ordine Jedi; il maestro Yoda decise di viaggiare verso Naboo alla ricerca di una conferma delle eccellenti capacità politiche del Senatore, conferma arrivata durante il proprio periodo di permanenza sul pianeta. Non privo di reticenze, il Maestro Yoda tornò nuovamente a Coruscant dove espresse i suoi dubbi al resto del Consiglio Jedi, mancante di uno degli elementi più rispettabili: Dooku, allontanatosi dall'ordine dopo aver appreso della morte dell' ex allievo Qui-Gon. Il Consiglio decise di tacere il dubbio del Maestro Yoda fino a sviluppi eventuali. 

Con la determinazione di voler ripristinare lo stato di benessere del pianeta, la Repubblica decise di agire in modo quanto meno "in extremis". Risanate le casse del governo e ripristinato l’esercito per un buon numero di unità, rivolse la propria attenzione ai neutrali della galassia: gli Hutt. Noti per la loro fame di crediti, scesero a compromessi con la Repubblica chiedendo in cambio una somma talmente alta da rischiare di mandare l’intero sistema economico al collasso. Dopo cinque votazioni plenarie, il Senato raggiunse finalmente una decisione rischiosa ma ufficiale: concedere il pagamento agli Hutt, i quali garantirono il proprio intervento nel momento dell’attacco concordato con forze minori di numero ma straordinariamente preparate: i mandaloriani. 

Mentre nell’anno 24968 CGS la Repubblica iniziò a organizzare un attacco su vasta scala, alcune informazioni trapelarono dalla rete di contatti Hutt, e successivamente portate all’attenzione del Conte Dooku a capo della CSI (Confederazione dei Sistemi Indipendenti) in qualità di Presidente. Mosso da una mirabile neutralità, il Conte Dooku porse al Consiglio CSI la scelta di unirsi o meno alla guerra, con tutto ciò che ne poteva conseguire. Alcuni sistemi indipendenti si dichiararono neutrali mentre altri, per la paura di perdere i benefici economici dalla Repubblica, si offrirono come suoi collaboratori, concedendo i propri eserciti e  flotte.

La guerra ebbe inizio nel 12:10:24968 CGS e fu spaventosamente violenta; la Repubblica non si rese conto di quanto potessero essere brutali i mandaloriani né quanto potessero essere truci gli eserciti di sistemi con cui non aveva mai avuto a che fare. Per quanto la guerra fosse durata più di 5 mesi, gli eserciti congiunti della Repubblica e le loro flotte portarono una vittoria schiacciante che mise completamente in ginocchio la Federazione dei Mercanti. Alla liberazione di Naboo, però, alcuni elementi sembravano essere dissonanti: il Senatore Palpatine era scomparso così come il Conte Dooku, mentre parte del Cartello Hutt venne trucidato. Quando la Repubblica, in graduale default finanziario, chiese ulteriore assistenza al Cartello e alla CSI  al fine di scacciare i Mercanti, questi rifiutarono sottolineando l’inutilità di tale atto e il rischio elevato di rincorrere il nemico in sistemi che distavano troppo dai loro. Tale fuga permise alla Federazione dei Mercanti di rimanere in piedi, seppur con una gravissima condizione in termini di unità militari e flotte, cercando un luogo in cui potersi ritirare per ripristinare i propri affari. D’altro canto, il consiglio Jedi, indagate le morti dei membri del consiglio CSI e dei capi Hutt, confermò il timore del maestro Yoda; qualcuno aveva architettato qualcosa, e quel qualcuno era il Senatore Palpatine. Grazie alla scelta di diventare Ambasciatore di Naboo, il Senatore prese il controllo della Confederazione dei Mercanti gestendola tramite secondi in comando. Ma non solo; egli riuscì ad irretire un nuovo discepolo sensibile alla Forza ma debole nello spirito, fiaccato dalla morte del proprio illustre allievo: il Conte Dooku. Il Senatore Palpatine condizionò la sua mente e lo fece divenire una pedina. Al fine di poter acquisire costantemente risorse e droidi dalla CSI, riuscì a farlo eleggere Capo Consigliere della CSI, rendendolo in grado di ottenere enormi vantaggi in termini di contrattazione e acquisizione di beni (droidi e navi).

Volere di Palpatine era anche quello di poter fondare un impero; dato il fallimento del piano iniziale di scatenare una guerra che lo avrebbe portato ad assumere pieno controllo come cancelliere supremo e poi imperatore, dovette stravolgere assumere l’idea che l’Impero non sarebbe sorto al posto della Repubblica, quanto come sua diretta contrapposizione. A tale scopo e in qualità di capo della Federazione, scelse di destinare un'ingente parte della propria armata di droidi al pianeta Dromund Kaas, luogo sul quale aveva già inviato unità per istituire la propria capitale imperiale. 

 

Il piano di Palpatine ebbe successo. Conscio delle sue capacità, riuscì a tenere solida la sua posizione fino a quando non ricevette la visita del Maestro Yoda; pur essendo in grado di mascherare la propria natura Sith, Palpatine decise che Naboo era divenuto un posto troppo pericoloso. Dopo la partenza di Yoda, Palpatine si trasferì su Dromund Kaas senza dare notizia al Senato che, fino al momento della liberazione di Naboo, credeva stanziasse ancora sul pianeta celeste. Si scoprì solo in seguito che la morte del Consiglio CSI e di alcuni capi degli Hutt non erano eventi slegati tra loro. Dopo due anni dalla conclusione della guerra si venne a sapere che il Conte Dooku, fino a quel momento incensurato, fu il fautore dello sterminio del Consiglio CSI mentre l’assassinio dei Capi Hutt avvenne per mano di un certo Maul che, con tale gesto, prese in gran segreto il controllo del Cartello e pilotò la scelta degli Hutt in guerra di non cancellare definitivamente la Confederazione dei Mercanti. In aggiunta, Maul dirottò parte dei proventi della guerra pagati dalla Repubblica al Cartello e parte delle unità mandaloriane proprio verso il Neo Impero di Palpatine, garantendogli dunque fondi sufficienti a sostenere il progetto e truppe scelte per addestrare il nuovo esercito. 

Nel 19:11:2500 CGS, a Dromund Kaas, il Neo Impero nacque e venne ufficializzato. Il Conte Dooku, richiamato dall'ormai Imperatore Palpatine per evitarne la cattura una volta conosciuti gli eventi, morì per cause naturali. In suo onore fu preparata una delle più grandi cerimonie funebri mai compiute per un eroe di Guerra, approfittando dell’occasione solenne per risincronizzare le date del proprio calendario e fondare così il BBN e l’ABN basandosi sulla data dell’inizio della Battaglia di Naboo e dunque portando l’Impero a segnare l’anno della morte di Dooku come il 30 ABN (After Battle Naboo). Al posto di Darth Tyranus (il nome Sith di Dooku). Palpatine, ancora vivo, imperatore e a capo del Consiglio Oligarchico Imperiale, elevò Maul da Apprendista a Darth e lo incaricò di viaggiare per la galassia, tra i sistemi imperiali, neutrali e indipendenti, alla ricerca di allievi sensibili alla Forza da poter addestrare come nuovi Sith. 

Nei trent'anni che seguirono la fine della guerra, la Repubblica passò un periodo di default finanziario; il pagamento dei fondi al Cartello Hutt le diede il colpo di grazia, conducendola sull'orlo del crollo. Il senato dovette affrontare tensioni interne senza eguali ,definendo il periodo dal 25000 CGS al 25030 come “Il Grande Buio”. Grazie all’aiuto dei Jedi e con una forte presa di posizione da parte di alcuni tra i più irriducibili repubblicani, però, la Repubblica fu in grado di riprendersi; i pianeti dei Sistemi Indipendenti che si allearono con essa ne entrarono a far parte nel 25020 CGS, offrendole un po’ di ossigeno in termini di contrattazione e di recupero dell'attività industriale/economica; nonostante questo, l’esercito e la flotta repubblicana subirono dei tagli ingenti, tanto da dimezzare il loro organico in servizio. Ad oggi, la Repubblica, sapientemente gestita dal Senato e dal suo più alto rappresentante -al terzo mandato a distanza di dieci anni- il Cancelliere e Guida Finis Valorum, è comunque uno dei sistemi più stabili della galassia conosciuta. Se verso la CSI la Repubblica sembra godere di un discreto rispetto, tra i pianeti del Cartello Hutt questo rispetto viene a mancare. L'aver guadagnato dalla Repubblica ingenti quantità di denaro li pone comunque come dei buoni partner con i quali poter fare affari di tipo "legale". Come ovvio, tra Repubblica e Federazione non intercorrono alcune relazioni: la Federazione è rintanata in un sistema nello spazio sconosciuto e tutt'ora non sembrano esserci sue notizie. Il Neo Impero di Palpatine è ormai ufficialmente riconosciuto in tutta la galassia. Nel mentre, la Repubblica è intenta a sanare i rapporti commerciali con le controparti al fine di poter ristabilire una situazione di quiete politica, sociale e finanziaria. Voci nella galassia sembrano insinuare che, durante la guerra di Naboo, Valorum, al tempo il Cancelliere in carica, riuscì a garantirsi i servigi degli Hutt non solo grazie al mero denaro ma anche e soprattutto per via della sua condizione di corrotto; alcuni sembrano sostenere fermamente questa teoria dato che gli Hutt non sarebbero mai stati inclini, nonostante il denaro, ad aiutare la Repubblica per via dei Jedi.

I Jedi non riuscirono a mettersi sulle tracce di Palpatine per tempo, per quanto le loro percezioni fossero chiare e distinte. La situazione e il susseguirsi lampo degli eventi non permise loro di evitare che il piano di Palpatine si verificasse, pertanto, decisero di monitorare la Repubblica ed i sistemi alleati ad essa cercando di acquisire un numero di Cavalieri tali da poter offrire, in futuro, una difesa più efficiente. Dopo trent'anni dalla fine della guerra i Jedi possono contare su di un discreto numero di Cavalieri e Maestri quali Yoda e Mace Windu, tuttavia, al fine di tutelare il Senato da possibili corruzioni, sottoscrissero con questi una rinuncia totale ai loro ruoli politici e militari all'interno della Repubblica. Il loro compito attuale è quello di salvaguardare i sensibili alla Forza dalla corruzione del lato oscuro e garantire protezione qualora si manifesti come una minaccia per i sistemi alleati. 

Il Cartello Hutt, dopo la partenza di Maul, fu governato a distanza dallo stesso per svariati anni, tuttavia la grande diversità dei clan non permise un controllo totale sull'ambiente e sui pianeti che li ospitavano. La presa di Potere di alcuni Hutt, data la loro refrattarietà ai poteri della Forza, permise, negli anni, di acquisire un'indipendenza dall'influenza imperiale che aveva attinto per oltre quindici anni dalle loro finanze e dal loro organico. Con una ribellione attuata nel 30 ABN, Jabba salì al potere come Jabba The Hutt fermando il furto di denaro da parte dell’Impero e riuscendo a trattenere molti dei mercenari impiegati durante la guerra come proprio corpo militare. Riformando tutto il sistema con la corruzione e, laddove non attecchisse, con la forza, Jabba The Hutt è riuscito a diventare il capo indiscusso dei pianeti che, dopo la guerra, si sono distaccati da Repubblica e CSI cercando protezione sotto gli Hutt. Nel tempo, tuttavia, questa decisione degli scissionisti CSI e Repubblicani si rivelò essere fallimentare, Gli Hutt non dividendo né potenziando le loro strutture politiche, sociali e commerciali dimostrarono ben presto di trattenere la maggior parte dei soldi per i propri fini , incatenando  con la forza i pianeti alleati. In tutto questo, la struttura dei Sistemi Indipendenti è rimasta tale, mentre viene istituito un nuovo CSI particolarmente Pro-Indipendenza e completamente neutrale con prese di posizione talmente estreme da risultare quasi paranoico. I rapporti con la Repubblica sembrano essere gli unici che effettivamente portano a un leggero risollevarsi dei fronti economici, politici e sociali dei detti Sistemi. Le industrie CSI permettono una produzione di beni di prima necessità in grado di offrire alla Repubblica prodotti necessari al recupero delle sue finanze e del benessere, estendendo il proprio aiuto  anche all'Impero e ai pianeti indipendenti refrattari al Cartello Hutt. Dato il ruolo importante della CSI, al momento nessuna delle altre fazioni sembra avanzare pretese di unicità o precedenza rispetto alle altre: tutti hanno da guadagnare, per ora, dal commerciare con lei. Il suo rappresentante più alto in carica, per quanto completamente privo di potere decisionale, è l'Alto Rappresentante Grievous che viene rieletto con fiducia ogni 5 anni dal Consiglio Superiore dei Sistemi Indipendenti (CSI). La CSI ha anche generato un sistema di collaborazione in tempi di guerra. Qualora ci fosse una minaccia per la CSI, questa unirebbe tutti i suoi eserciti in un unico corpo ponendo a comando l'Alto Rappresentante, che ne diverrebbe anche il Generale Supremo.

Il Neo Impero dell'Imperatore Sheev Palpatine ha avuto modo di svilupparsi da semplice nucleo di Dromund Kaas a vero e proprio pianeta-città, conservando alcuni degli spazi più remoti e pericolosi come zone naturali preposte a campo di addestramento militare. Il sistema economico è sorretto egregiamente dai rapporti proficui con la CSI e il Cartello Hutt, ma anche da vere e proprie fabbriche generate sul pianeta dall'invio preventivo che l'Imperatore aveva messo in atto quando stanziava su Naboo. La produzione di beni di prima necessità è quasi del tutto autonoma, e la messa in atto della produzione bellica avviene in modo lento ma costante. La situazione politica vede l'Imperatore come capo assoluto del sistema che però delega gran parte dei propri compiti al Consiglio Oligarchico Imperiale (COI) selezionando personalmente ogni singolo membro. Di pari passo con la nascita dell'Impero, Palpatine  ha promosso in modo importante il ritorno dei Sith con il ripristino delle antiche accademie del Lato Oscuro, a Korriban. L'istituzione del COI è nata proprio per garantire a Darth Sidious la possibilità di ristabilire un collegamento con il Lato Oscuro, senza però venire meno alla gestione dell'Impero. Nei trent'anni che si sono succeduti e grazie al lavoro svolto da Darth Maul, l'Accademia Sith  è tornata a contare un nutrito gruppo di discepoli, ma non solo. Sidious ha preparato un ristretto quantitativo di sensibili al Lato Oscuro rendendoli a tutti gli effetti Signori dei Sith, maestri cresciuti e istruiti da Lord Sidious al fine di poter a loro volta istruire i Force User che Darth Maul recupera dai vari sistemi.

La Federazione dei Mercanti, gestita ora dal Vicerè Nobul Neimoda è rintanata sul pianeta Tenupe. La specie indigena, i Killik, è stata facile preda degli esigui, ma comunque efficienti battaglioni di droidi rimasti dopo la guerra contro la Federazione. Messi in catene, essi offrono un'eccellente manodopera a costo zero. La revoca di tutte le franchigie nel sistema Repubblicano ha stroncato qualsiasi possibilità di guadagno, costringendo la Federazione a sopravvivere grazie agli introiti dell'unico pianeta portafoglio che è rimasto sotto il loro controllo: Kato Neimoidia. Il rapporto tra Federazione e Repubblica è di aperta ostilità. La medesima ostilità sembra essere rivolta in direzione dell'Impero, dato il tradimento di Palpatine.

Trent'anni sono passati, trent'anni di lenta ripresa, di ferite in lenta cicatrizzazione, trent'anni dall'ombra di una guerra finita con risvolti ed effetti disastrosi su ogni singolo aspetto del Sistema. Questa è l'epoca del terrore, il momento in cui tutto sembra prospettare una vendetta covata sotto le braci del passato, una pace fittizia che non fa che alimentare le volontà delle parti di prevalere l'una sull'altra al momento opportuno.

Questa è Star Wars - Age of Terror.

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