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SISTEMI E PIANETI

 

L'Universo di Star Wars si basa su un complesso intreccio di sistemi indipendenti inseriti in "Fasce" e "Orli", Tale organizzazione conta una serie numerosissima di Pianeti più o meno abitabili. Ognuno garantisce una nuova ed eccitante avventura, oltre ad offrire spunti di gioco senza eguali.

La guida di Sistemi e Pianeti servirà tanto ai Master Fato quanto ai singoli giocatori per muoversi e orientarsi nel modo più adeguato su mondi profondamente diversi  - e distanti - tra loro.

Si ricorda che questa guida è stata redatta in modo autografo da Nalaan; non è stato copiato nulla in tronco - dato il riadattamento dell'ambientazione  - quindi si prega di prestare attenzione ad eventuali situazioni di profonda differenza su taluni pianeti che non ricalcano in modo assoluto quelli della filmografia.

FASCE

  1. Centro della Galassia

  2. Orlo Interno

  3. Orlo Intermedio

  4. Orlo Esterno

  5. Spazio Sconosciuto

  6. Regioni Selvagge (Altri luoghi)

PIANETI (Elenco cliccabile)

  1.  Bespin 

  2.  Cholganna 

  3.  Corellia 

  4.  Coruscant 

  5.  Dagobah 

  6.  Dathomir 

  7.  Dromund Kaas 

  8.  Ilum 

  9.  Kashyyyk 

  10.  Korriban 

  11.  Mustafar 

  12.  Naboo 

  13.  Nar Shaddaa 

  14.  Tatooine 

FASCE

  • Centro della Galassia

Anche chiamato "Core", è il punto stabilito nei secoli come "l'origine" di ogni coordinata spaziale. Il pianeta più prossimo a questo punto di origine (con coordinate di 0 assoluto) è Coruscant. I pianeti che rientrano in questo spazio sono chiamati anche "Pianeti del Nucleo".

  • Orlo Interno

Se immaginiamo la Galassia di Star Wars com'è rappresentata, cioè come una immensa spirale, non è difficile identificare come "Orlo Interno" quella zona prossima al Centro che si estende gradualmente verso l'esterno. Al suo interno sono presenti svariati pianeti tra cui quelli della "zona coloniale" che formano di fatto la linea di confine tra Orlo Interno e Orlo Intermedio.

  • Orlo Intermedio

Proseguendo verso l'esterno della spirale, appena oltre la "zona coloniale" sono presenti le aree ed i sistemi dell'Orlo Intermedio, espansi in un'area molto più ampia rispetto a quelle precedenti; pertanto, i sistemi che contiene sono più numerosi, con un numero relativamente elevato di pianeti. Le loro distanze hanno permesso una suddivisione per Fazioni, senza mai invadersi a vicenda.

  • Orlo Esterno

Quest'area ha contorni sfumati, tanto che sembra quasi impossibile definirne i confini. I sistemi che risiedono al suo interno sono così distanti dal Centro della Galassia che spesso rappresentano un ottimo porto franco sul quale poter atterrare. L'Orlo Esterno contiene alcuni sistemi appartenenti a svariate Fazioni, prima tra tutte il Cartello Hutt, seguito dal Neo Impero e dalla CSI.

  • Spazio Sconosciuto

Una zona ignota per la maggior parte. Pericolosissimo, antico e misterioso, lo Spazio conosciuto è la zona più mortale tra quelle attualmente identificate in tutta la Galassia.

  • Regioni Selvagge

Una zona definita in modo quasi completamente chiaro ma di scarso interesse per le pochissime risorse che offre (fatto salvo per le specie animali e vegetali, utili agli occhi dei ricercatori), senza contare la presenza di pianeti disabitati o abitati da razze indigene particolarmente aggressive. Le Regioni Selvagge non contengono altro che un insieme di sistemi e pianeti agli albori della civiltà. Troppo costose da raggiungere, queste regioni rappresentano un territorio quasi completamente vergine nel quale si possono annidare pirati e simili, qualora non siano ben visti nemmeno nei territori del Cartello Hutt.

PIANETI

-Redatto da Nalaan-

Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 118.000 km 
Atmosfera > Invivibile, fatta eccezione per la zona situata a 150 km dallo spazio extra atmosferico (colonie fluttuanti) 
Lune > 2 
Soli > 1 
Clima > Secco (temperato nelle zone abitabili) 
Specie Autoctone > Alghe volanti, Beldon, Rawwk, Tibannuck, Velker 
Specie Immigrate > Umani (68%), Ugnaught (8%), Lutrilliani (6%), altro (18%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > Cloud City 
Esportazione > Gas Tibanna 
Ricavo > 3.000.000 cr/mese 

Conosciuto come Il Gigante Gassoso, 
Bespin è un pianeta dell'Orlo Esterno situato nelle vicinanze del sistema Anoat - un settore desolato della Galassia -  circondato da un sole (Bespin) e numerose lune, fra le quali le due più importanti sono H'Gaard e Drudonna, dette "Le Gemelle". La sua struttura geofisica è suddivisa in tre strati concentrici: il primo, il più interno, comprende un nucleo di metallo solido dal raggio di 6000 km; il secondo è un agglomerato di gas Rethen, tossico e ad altissima temperatura, così compatto da risultare inscalfibile; il terzo, il più superficiale, è un mare di nebbia bollente (le temperature sfiorano i 5000 °C), causa primigenia delle furiose tempeste che si agitano sotto Cloud City, dette delle ’nuvole zampillanti’: in questa zona, la pressione atmosferica è talmente alta da far collassare un'intera ammiraglia galattica. A 150 km dallo spazio extra atmosferico si estende una "fascia d'aria" respirabile, dove temperatura, pressione e ossigeno garantiscono la perfetta adattabilità di qualsiasi specie. Centinaia di bizzarre creature volanti si sono spinte, con l'andare del tempo, nei siti cittadini, spartendo il loro habitat con i coloni in una convivenza sorprendentemente pacifica (il più delle volte). Costruiti nella zona industriale, gli stabilimenti minerari hanno realizzato basi fluttuanti candidate al prelevamento di gas nobili, primo fra tutti il prezioso Tibanna; Le dinamiche atmosferiche ostili rendono i costi di estrazione e stoccaggio meno dispendiosi rispetto a qualsiasi altro luogo della Galassia. Non è raro avvistare i prospettori indipendenti mentre solcano i cieli su veicoli aerostatici, nella speranza di trovare fiotti eruttanti di Tibanna tra gli altocumuli roventi. Una volta raffinato, il gas viene esposto alla Carbonite, liquefatto e infine imballato per poter essere trasportato. Nella forma liquida è altamente esplosivo e necessita di una particolare attenzione. E' impiegato principalmente per le armi blaster e come refrigerante per i motori iperguida.

Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 46.000 km 
Atmosfera > Respirabile, molto ricca di ossigeno 
Lune > 2 
Soli > 1 
Clima > Tropicale 
Specie Autoctone > Polpo arboreo, Ratto della corteccia, Nexu 
Specie Immigrate > Non pervenute 
Lingua ufficiale > / 
Capitale > / 
Esportazione > Flora e fauna esotiche, piante medicinali, erbe velenose 
Ricavo > 1.200.000 cr/mese 

Ricoperto interamente di vita vegetale e acquatica, 
Cholganna è uno dei pianeti più ameni e al tempo stesso pericolosi della Galassia. Le foreste pluviali - tra cui le giungle insidiose del continente Indona - si dispiegano come una cappa sempreverde, rappresentando l'habitat esclusivo di diverse specie. La maggior parte di esse è costituita da insetti, fauna ittica, gruppi di invertebrati e predatori; quelli più ostili, come il temutissimo Nexu, cacciano nelle zone recondite della boscaglia, tendendo feroci agguati agli incauti - quanto poco graditi - visitatori. Questa grande biodiversita`e`favorita dal sole Chol, dalle temperature tropicali e da almeno 2000 litri di pioggia per metro quadrato all’anno. Il territorio è molto fertile, attraversato da numerosi fiumi a carattere torrentizio. Il più importante è il Tethyrr, nonché il maggiore per portata idrica e lunghezza (circa 7500 km). La vegetazione offre un ampio ventaglio di classi arboree, apprezzate dai ricercatori per le loro proprietà medicamentose (produzione di sieri, anestetici, antibiotici e antidoti) e venefiche. Inoltre, non è raro che venditori di contrabbando, bracconieri e organizzazioni criminali riescano a catturare esemplari delle specie autoctone sopracitate, facendone motivo di vanto e potenza o, come spesso accade, sfruttandole per loschi scopi (lotte clandestine, vendita sul mercato nero, combattimenti in arena, rappresaglie). 

Regione > Nucleo 
Diametro > 11.000 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > 1 
Soli > 1 
Clima > Temperato 
Specie Autoctone > Umani, Serpenti Arboricoli, Pantere della Sabbia 
Specie Immigrate > Twi’lek (67%), Seloniani (40%), Drall (35%), Arkaniani (22%), Aqualish (14%), altro (8%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > Coronet 
Esportazione > Beni di prima necessità, beni di prestigio, alcool, navi stellari, armi, droidi, merce di contrabbando 
Ricavo > 3.000.000 cr/mese 

Corellia è il dominatore di un Sistema indipendente, primo di quattro fratelli planetari: Selonia, Drall, Tralus e Talus. Per questo motivo è anche chiamato "Il Fratello Anziano" o, più comunemente, "Il Vecchio". Secondo gli storici, l'intero sistema fu assemblato artificialmente da una civiltà antichissima e molto avanzata. Sospeso fra il quarto ed il quinto pianeta (Tralus e Talus, i "Doppi Mondi"), posto nel fulcro gravitazionale, si trova un immenso artefatto conosciuto come Stazione Centerpoint. Molti xenoarcheologi lo reputano un arcano strumento per muovere i pianeti, responsabile dell'attuale configurazione del sistema corelliano. Ancora oggi, esso costituisce una vera e propria reliquia astrofisica. Il pianeta è illuminato dal Sole Coronell, e da una Luna, Gus Talon. Dal punto di vista geografico, la superficie è costellata da colline, foreste molto dense, campi lussureggianti, mari vastissimi, spiagge e pozze cristalline, nonché un oceano orientale e uno occidentale. Montagne innevate dominano in lontananza gran parte del panorama, ospitando al loro interno falde sotterranee costellate di preziosissimi cristalli multicolori piuttosto suggestivi e, stando alle dicerie, pregni di un misterioso potere. In mezzo a una ridondanza di natura e flora, le città industrializzate sembrano innalzarsi con imperiosa solennità, costringendo gli insediamenti rurali a un'umile ruolo di contorno. Coronet, la capitale, è una metropoli costiera collocata a ridosso delle Spiagge Dorate, rinomata località turistica nonché approdo per le rotte commerciali. L'economia del paese è sostenuta in gran parte dall'esportazione dei beni primari e di lusso, prodotti agricoli e armi. Inoltre, la bravura ingegneristica connaturata nei corelliani è sfruttata per la progettazione di veicoli spaziali - ne è un esempio la Corvetta CR90 - , utensili industriali (saldatrici per microcircuiti, ionizzatori, elettrorifrattometri), mezzi di trasporto pubblici e svariati modelli di fucili, droidi e blaster. 


Regione > Nucleo 
Diametro > 12.240 km 
Atmosfera > Inquinata, resa respirabile dall'incessante filtraggio dei depuratori aerei 
Lune > 1 
Soli > 1 
Clima > Temperato 
Specie Autoctone > Umani 
Specie Immigrate > Miraluka (60%), Arkaniani (60%), Chiss (50%), Twi'lek (45%), Zabrak (35%) Feeorin (20%), altro (15%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico, Arcaico Galattico (utilizzato esclusivamente negli eventi ufficiali) 
Capitale > Galactic City 
Esportazione > Beni di prima necessità, beni di prestigio, alcool, armi, droidi, merce di contrabbando 
Ricavo > 3.500.000 cr/mese 

Situato nel Settore Corusca, a 10.000 anni luce dal Nucleo, 
Coruscant è considerato il centro nevralgico della Galassia. La sua natura cosmopolita e ipermoderna lo ha reso, nel corso degli eoni, il pianeta culturalmente e politicamente più insigne dell'universo conosciuto. Il nome deriva dall'arcaico Galattico "coruscans, -antis", participio presente di "coruscare" ("brillare") in riferimento al suo aspetto notturno visto dallo spazio. Geologicamente è composto da un nucleo di metallo avvolto da un duro mantello di roccia silicata. Ai suoi poli si trovano enormi calotte di ghiaccio, usate come attrazione turistica per i visitatori ma anche, come si apprenderà in seguito, per soddisfare i bisogni idrici della popolazione. L'intera superficie è occupata da un'immensa ecumene (Galactic City) che si espande e rinnova a un ritmo incessante, non lasciando alcun tratto di terreno esposto. Gruppi di droidi costruttori vengono adoperati a cadenza annuale per ingoiare letteralmente gli edifici vecchi e fatiscienti, riciclarne i materiali e costruirne di nuovi. La struttura cittadina è articolata su due livelli, Superiore e Inferiore: nel primo sono situati gli uffici governativi, le zone residenziali più ricche, le aree commerciali e, naturalmente, la famosa cupola del Senato Galattico; nel secondo, i bassifondi criminali, il cosiddetto Sottomondo. Qui, né i raggi del sole Coruscant Prime, tantomeno quelli della luna Centrax 3, riescono a penetrare; Per questo motivo è illuminato incessantemente da gas neon a bassa pressione, espediente che gli conferisce un aspetto ancora più degradato. In generale, il traffico intenso dei suoi trilioni di abitanti getta la metropoli in un caos sistemico, favorendo l'innalzarsi del tasso d'inquinamento, per combattere il quale sono stati stanziati numerosi depuratori aerei. Un altro grave inconveniente è l'approvvigionamento d'acqua: per far fronte all'esorbitante incremento demografico, tutti i corsi naturali, i ghiacciai e i bacini idrici vengono periodicamente prosciugati; L'acqua è poi incanalata e conservata in un sistema di caverne imbastito sotto la città. Il mare occidentale è l'unico a salvarsi da questa operazione, per ragioni legate sia all'ecosistema, sia al turismo: gli imprenditori non esitano a costellarlo di isole artificiali dove ospitare i loro clienti. Data la vastità strutturale dell'intera ecumene, e le difficoltà nel percorrerla con mezzi ordinari in tempi brevi, sammits di ingegneri hanno progettato degli airspeeders con sistema autopilota, in grado di sfrecciare autonomamente sui binari celesti che si intrecciano al di sopra dei grattacieli. 

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Dagobah.png
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Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 8.900 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > / 
Soli > 1 
Clima > Temperato umido 
Specie Autoctone > Bogwing, Pitone di Dagobah, Dragoserpente, Scarabeo Silver-nape, Lumaca Swamp, Ragno bianco nocchiuto (Gnarl), Bradipo Luminoso, Pipistrello notturno, Lobel, Morp, Codafoglia, Insetto macellaio 
Specie Immigrate > / 
Lingua ufficiale > / 
Capitale > / 
Esportazione > Flora e fauna esotiche, piante medicinali, veleni 
Ricavo > 1.000.000 cr/mese 

Dagobah è un pianeta ostile, umido e paludoso, coperto da pantani fangosi alternati a sconfinate foreste. Privo di qualsiasi forma di civilizzazione, la sua flora è avvolta da una nebbia perenne, così densa da impedire quasi totalmente ai raggi del sole Darlo di penetrarvi attraverso. L'ecosistema include variegate specie di piante, quali l'Albero nodoso, il Fiore di carne, e la Gnarl. Quest' ultima copre circa il 90% della superficie planetaria e ha un affascinante ciclo vitale: nasce nella forma di un deambulante ragno bianco bitorzoluto che, una volta cresciuto, conficca le zampe nel terreno come fossero radici, arrivando a trasmutare, nel giro di un mese, in un vero e proprio albero. In generale, il pianeta è caratterizzato da un'incredibile biodiversità, tanto da essere oggetto di studio in campo medico e genetico. L’aura che avvolge l’intera zona è spettrale, e la sua esplorazione non può essere organizzata superficialmente: il territorio è l'habitat di silenziosi predatori acquatici come il Dragoserpente (dalle cui zanne è ricavato l'omonimo veleno) e di anfibi vermiformi dalla pelle urticante, nonché costellato di sabbie mobili nascoste sotto innocui letti di humus e foglie, talvolta dispiegate per chilometri e chilometri. Non è raro trovarvi i relitti semi-sommersi di alcune navi spaziali (antiche e recenti) o, peggio, i resti scheletrici degli incauti equipaggi. Avventurarvisi da soli, senza la giusta guida o i mezzi adatti, può essere molto rischioso. 

 



Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 5.460 Km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > 1 
Soli > 1 
Clima > Temperato 
Specie Autoctone > Rancor, Veeka, Pesce Burra, Lizard, Ssurian, Drebbin 
Specie Immigrate > Umani (90%), Zabrak (45%), altro (20%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > Aurilia 
Esportazione > Merci esotiche, manufatti tribali 
Ricavo > 1.000.000 cr/mese 

Illuminato da una stella titanica, Domir - emanante un'intensa luce rossastra - e da una luna, Koratas, 
Dathomir è uno dei rari pianeti del settore Quelii, tenebrosa regione dell'Orlo Esterno. Si tratta di una landa aspra e desolata, dove le concrezioni secche del terreno hanno ricoperto buona parte della pianura, rendendo proibitivo lo sviluppo della vita salvo rare sterpaglie e qualche acquitrino o ruscello. Non si hanno informazioni sull'esistenza di città propriamente intese: gli abitanti stanziano in villaggi tribali - il più grande chiamato Aurilia - , protetti dai frastagliati picchi e dalle nude creste delle montagne, grigie come cenere. La popolazione di questo oscuro regno è composta per la maggior parte da Dathomiri, a loro volta suddivisi in clan guidati da figure matriarcali che si racconta coltivino un misterioso ed esclusivo legame con la Forza: le Streghe di Dathomir, altrimenti conosciute come Sorelle della Notte. Secondo una leggenda, queste cape-guerriere discenderebbero dall'unione ibrida di un'umana con uno Zabrak. All'interno della società dathomira, i maschi sono ridotti in schiavitù e sfruttati per la procreazione. L’unico modo in cui un uomo possa ottenere la libertà, è quello di salvare la vita ad una donna del suo stesso clan. La loro comunità rispecchia il modus vivendi di un'antica creatura autoctona, il feroce Rancor: parimenti, l'esemplare femmina è colei che viene scelta come guida del branco. Entrambe le specie convivono in una situazione di mutua accettazione. In particolare, le Streghe veicolano la Forza per assoggettare il mostro, utilizzandolo come cavalcatura e instancabile macchina da guerra.


Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 4.450 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > / 
Soli > 1 
Clima > Temperato umido 
Specie Autoctone > Umani, Noghri, Dianoga 
Specie Immigrate > Mailoc, Vornskr, Wampa delle paludi, Ysalamiri 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > Kaas City 
Esportazione > Flora e fauna esotiche, piante medicinali, veleni, beni di prima necessità, armi 
Ricavo > 2.200.000 cr/mese 

Rischiarato dalla luce gelida dell'omonimo sole, 
Dromund Kaas è il terzo pianeta del sistema Dromund - nonché l'unico abitabile - situato nella Caldera Stygiana, nebulosa che funge da spartiacque iperspaziale, in quanto è molto difficile navigarvi attraverso. La sua densità ha garantito, nel corso delle ere, un'eccezionale protezione, tenendo il pianeta al riparo da eventuali invasioni. La superficie è interamente ricoperta da oscure foreste, tana di creature minacciose: una di queste è il Fiore-dardo, una pianta semi-senziente che lancia veleno a chiunque le si avvicini. Gran parte delle specie sono state create da un'energia maligna: il sottobosco pullula di Mailoc, Vornskr, Wampa delle paludi e Ysalamiri, uniche creature in grado di proliferare e sopravvivere in un ambiente così ostile. Si racconta che i fruitori del lato oscuro della Forza le sacrifichino durante i loro riti esoterici, celebrati nel cuore profondo di Kaas City. I suoi stabilimenti industriali sono fonte di ricchezza e guadagno, improntati principalmente alla produzione bellica. Non è facile, se non si è un abitante, penetrare nella città. Le entità che la proteggono sono esseri delle tenebre guidati e alimentati dal male: non-morti, statue semoventi e spiriti inquieti. Anche l'aria che si respira manifesta, visivamente parlando, inquietanti alterazioni: la ionosfera è infatti lacerata da numerose tempeste elettriche, che rendono assai difficoltoso l'atterraggio di qualsiasi mezzo spaziale. 


Regione > Spazio selvaggio 
Diametro > 5.870 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > / 
Soli > 1 
Clima > Polare 
Specie Autoctone > / 
Specie Immigrate > / 
Lingua ufficiale > / 
Capitale > / 
Esportazione > Cristalli Adegan 
Ricavo > 1.500.000 cr/mese 

Incastonato tra le pieghe dello Spazio Selvaggio brilla 
Ilum, altrimenti noto come "la sfera gelata", in riferimento alle sue temperature rigidissime che oscillano tra i - 10 e i -50 °C. Nemmeno il sole, Asar, è così potente da sciogliere la crosta di ghiaccio sempiterna che ricopre quasi ogni cosa, dalle pianure ai corsi d'acqua. Il territorio è freddo, vasto e desolato, condizioni che che spingono la Natura al limite delle sue possibilità metaboliche. Gli alberi stentano a svilupparsi, e i semi attecchiscono soltanto nelle zone meno rigide, erigendosi dal suolo sotto forma di cespugli. L'erba è molto rada, e le specie non vascolari, come muschi e licheni, formano strati sovrapposti. Molto al di sotto dei picchi nevosi, sospesi sulle volte di una profonda caverna-santuario, crescono indisturbati i purissimi cristalli che compongono l'anima delle spade laser, gli Adegan. Se a stringerli è uno Jedi, essi cominciano ad emettere spontaneamente misteriosi fasci di energia, tingendosi di pulsanti sfumature verdi, violette o blu. Per preservare la sicurezza del pianeta e dei cristalli, questo mondo è stato volutamente tralasciato dalle carte stellari, facendolo precipitare in un oblio fittizio. Ilum è considerata la tappa fondamentale - la più spietata - e il "banco di prova" per la completa maturazione di un Padawan: senza di essa, non potrebbe padroneggiare con saggezza la sua spada laser, né controllare la Forza. 



Regione > Orlo Intermedio 
Diametro > 12.765 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > / 
Soli > 1 
Clima > Caldo umido 
Specie Autoctone > Wookiee, Bantha, Kinrath, Katarn, Gnasp, Lumaca Gorryl 
Specie Immigrate > Umani (10%) 
Lingua ufficiale > Shyriiwook 
Capitale > Rwookrrorro 
Esportazione > Flora e fauna esotiche, beni di prima necessità, manufatti tribali 
Ricavo > 3.000.000 cr/mese 

Kashyyyk è il pianeta più grande dell'omonimo sistema, collocato nel settore Mytaranor, regione dell'Orlo Intermedio, e illuminato da Kashyyyk, un sole. Il nucleo metallico è ricoperto da un ricco mantello roccioso a base di silicati, molto fertile. La presenza di una sola stagione (estiva) permette la crescita di lussureggianti foreste e giungle, limitando le piane desertiche alla zona vicina alle brulle montagne, il cui picco più alto è il Monte Korrokrrayyo. Gli ettari conquistati dagli alberi ammontano ad oltre il 40% della superficie, di cui la parte restante è divisa tra ampie pianure (la regione di Woolwarricca) e strisce di costa bassa e sabbiosa che si aprono sull'oceano con la spettacolare barriera corallina. Le foreste ospitano diverse nicchie ecologiche, sviluppatesi su sezioni orizzontali: più si scende verso il suolo, più esse diventano ostili e ricolme di pericoli. Alcune nicchie inferiori non hanno visto la luce per millenni, tanto da guadagnarsi il nome di Terre dell'Ombra, brulicanti di letali forme di vita primitive. I Wokiee abitano i livelli più superficiali, prolificando sulle cime dei chilometrici alberi Wroshir, fusi gli uni con gli altri nel loro processo di crescita, formando una culla naturale per l’architettura Wookieese. Le città sugli alberi di Kashyyyk comprendono Kachirho (nell’Arcipelago di Wawaatt), la capitale Rwookrrorro, Kepitenochan, Thikkiiana, Okikuti, e Chenachochan. La flora non si limita solo alle piante ad alto fusto: nei livelli più profondi, il sottobosco è costellato da quelle carnivore, contorte e piene di aculei; Un esempio è la famigerata - e temuta - pianta Sirena, in grado di fagocitare un uomo intero. Anche gli animali riflettono, nella propria natura, lo svilupparsi dell'architettura vegetale; più si scende, più questi diventano ostili e pericolosi. Nei livelli più bassi, alcune specie sono munite di fosforescenza, capacità adattiva sviluppatasi nell'oscurità. Riemergendo in superficie, i cieli sono costantemente attraversati dalle colorate volute degli uccelli Kroyies. Ad aggirarsi fra i tronchi dei maestosi alberi si trovano alcuni predatori come i cornuti Katarn, o i Kkekkrrgrro dai cinque arti. A nascondersi invece nelle ombre si trovano diversi terrori striscianti come il disgustoso gasteropode Gorryl. Ovviamente, vi sono anche animali ben più "amichevoli": una particolare specie di Bantha può, ad esempio, fornire un sicuro mezzo di trasporto di terra, oltre che un valido scudo contro possibili attacchi. 

 


Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 6.890 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > 7 
Soli > 1 
Clima > Arido freddo 
Specie Autoctone > Tuk'ata, Hssiss, Pelkon Bug, Terentatek 
Specie Immigrate > / 
Lingua ufficiale > / 
Capitale > / 
Esportazione > Reliquie minori, Reperti, Specie Autoctone a vari fini 
Ricavo > 1.800.000 cr/mese

Unico pianeta del sistema Horuset, orbitato da sette lune satelliti e un sole (Horuset), 
Korriban è il sancta sanctorum dei Sith, contenitore del tremendo potere del Lato Oscuro della Forza. Il clima, arido freddo, è caratterizzato da temperature inferiori ai 18 °C, con notevoli escursioni termiche e frequenti episodi di gelo notturno. La scarsità delle precipitazioni è dovuta sia all'assenza del mare, sia alla presenza di catene montuose che spesso ostacolano le sporadiche masse d'aria umida. L'ecosistema è particolarmente ricco di animali feroci, rafforzando così la nomea di pianeta aspro e pericoloso: Terentatek, enormi fiere che si nutrono di Forza, e che abitano i recessi più profondi delle tombe antiche; i Tuk'ata, simili a mostruosi canidi, definiti "segugi delle tenebre" poiché popolano la Valle dei Signori Oscuri - il cimitero dei Sith - come se ne fossero i guardiani; benché molto rari, alcuni esemplari di Hssiss, rettiloidi nascosti nelle pozze d'acqua putrida; in ultimo, la letale Pelkon Bug, insetto velenoso la cui tossina è in grado di oltrepassare perfino le armature, estendendo i suoi temibili effetti sulla pelle del malcapitato. La Confraternita dell'Oscurità ne fa ampio uso per lordare le lame delle sue sciabole. Korriban è, in buona sostanza, un mondo desolato, che sotto l'aura dei Sith ha finito col diventare ancora più tetro. Qui, eressero maestosi templi per onorare i propri defunti. Ogni volta che un Signore Oscuro moriva, il suo corpo veniva mummificato durante una cerimonia, e collocato negli ipogei scavati al di sotto dei fianchi scabri della Valle, immersa in un cupo e sempiterno silenzio. Un'antica leggenda narra della presenza di misteriosi cristalli purpurei (Kyber) fioriti nei recessi delle sepolture.


Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 4.200 km 
Atmosfera > Moderatamente respirabile 
Lune > / 
Soli > 1 
Clima > Rovente 
Specie Autoctone > Mustafariani, Pulce lavica, Bestia lavica jawenko, Blistmok, Sher Kar, Jundak, Xandank 
Specie Immigrate > Skakoani (3%) Altro (2%) 
Lingua ufficiale > Mustafariana 
Capitale > Fralideja 
Esportazione > Energia, minerali (compresa la Mirkanite) 
Ricavo > 3.000.000 cr/mese 

Mustafar è situato nell'Orlo Esterno, collocato fra la Via Hydiana e il Nono Quadrante del sistema mustafariano. La sua orbita - ellettica - si è insinuata all'interno di un braccio di ferro gravimetrico tra due giganti gassosi (Jestefad e Lefrani) che, di fatto, gli ha impedito di divenire una luna. Questa poderosa resistenza ne ha surriscaldato il nucleo, provocando la spettacolare attività vulcanica nota a tutta la Galassia. Il suo paesaggio desertico consiste in una visione aggressiva di frastagliate montagne d'ossidiana ed eruttanti fontane di fuoco, magma e lapilli. La lava stria il paesaggio con venature pulsanti, tracciando fiumi iperdensi e precipitando in fumose cateratte. I cieli sono perpetuamente soffocati da pesanti nubi nere di cenere e tefrite. L'intensa attività geologica e le continue scosse telluriche dovute alle eruzioni vulcaniche creano una naturale interferenza negli scanner intergalattici, rendendo l'atterraggio di qualsiasi velivolo piuttosto difficoltoso. Rarissimi esploratori, tramite equipaggiamento specializzato, sono riusciti, nel corso delle ere, a estrarre gli unici e preziosi minerali allotropi che permeano la crosta e il mantello del pianeta: tra questi, spicca la Mirkanite, fondamentale per la costruzione dei potentissimi superlaser assiali, marchingegni capaci di carbonizzare interi continenti - o pianeti - in pochi secondi. Nonostante le condizioni estreme del pianeta, Mustafar ha permesso lo sviluppo di numerose forme di vita. Alcune di esse si sono evolute fino a divenire senzienti e a istituire una capitale, Fralideja: i nativi Mustafariani, a tal proposito, si interessano ben poco di ciò che succede al di fuori del loro mondo, né si preoccupano di avere armamenti laser standard, in quanto la loro pelle e la loro armatura possono sopportare il calore irradiato dai più comuni blaster. Esistono due sottorazze principali: gli individui "alti e magri", noti per cavalcare le pulci laviche, e i "grandi e grossi" , visti spesso navigare sulle piattaforme d’estrazione. L'insieme di fabbriche di Mustafar impiega raggi traenti e tecniche di raccolta elettromagnetiche per estrarre i preziosi minerali dalla lava. Una volta gettati sulla superficie, i depositi vengono raccolti da droidi operai. Canestri di roccia fusa e metallo sono infine trasportati alle strutture per essere processati e raffinati per la distribuzione. Tutto il complesso industriale finalizzato all'estrazione è protetto da uno scudo energetico di Mirkanite, immune alle altissime temperature. 

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Regione > Orlo Intermedio 
Diametro > 12.120 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > 2 
Soli > 1 
Clima > Temperato 
Specie Autoctone > Gungan, Umani 
Specie Immigrate > Amaran (80%), Neimoidian (50%), Altro (30%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitali > Theed (Naboo) Otoh Gunga (Gungan) 
Esportazione > Beni di prima necessità, beni di prestigio, manufatti artistici 
Ricavo > 3.500.000 cr/mese 

Localizzato nell'Orlo Intermedio, 
Naboo è il pianeta del settore Chommell, illuminato dal sole Naboo e le lune Onoam e Veruna, nonché considerato uno dei maggiori centri culturali della Galassia. La sua costituzione geofisica si imposta su un nucleo ferroso circondato da plasma liquido, estratto da due civiltà antagoniste - Nabooniana e Gungan - come fonte d’energia primaria ad alto rendimento. Tale miscela ribolle al centro del pianeta, scavando labirinti rocciosi e caverne simili allo scorrere fluido della lava vulcanica. Molti di questi labirinti abissali si estendono anche al di sotto dei fondali oceanici, causando delle grosse faglie. Naboo è uno mondo rigoglioso, quasi idilliaco. Laghi e paludi, ondulate pianure, verdi colline ne segnano il profilo, accentuandone l'amena bellezza. I centri in cui vive la popolazione sono veri e propri capolavori: le città dei Nabooniani risplendono di architettura classica e di florida vegetazione, mentre gli insediamenti subacquei dei Gungan - come Otoh Gunga - sono un altrettanto, magnifico spettacolo di tecnologia esotica innestata su bolle idrostatiche. I Gungan rappresentano l'unica specie nativa di Naboo, rivale naturale con la "gente di superficie". Gli incontri diplomatici tra le due parti hanno sempre avuto luogo nella capitale subacquea, costruita dopo l'unificazione di diverse città-stato Gungan sotto un unico vessillo. Gli Umani del sistema Naboo si riferiscono a sé stessi semplicemente con l'appellativo di “Naboo”. Storicamente era una popolazione nomade, organizzata in tribù migranti e sparsa su grandissime distese erbose. Sebbene fosse da sempre molto legata al concetto di stirpe, poche erano le famiglie in grado di tracciare la sua discendenza a partire dai colonizzatori originali. Tale riverenza per gli antenati si esprime ancora oggi nello stesso sistema religioso, fatto di un panorama complesso di divinità allegoriche e archetipi semi-leggendari, espressioni di valori pacifici e degli onori famigliari. Questa tendenza al rispetto e al valore per le gerarchie li ha condotti a sviluppare una società di tipo feudale, con una classe nobiliare dai privilegi ereditari e una larga base di popolazione comune. L'organizzazione politica è basata sulla monarchia. Il monarca è infatti il punto di riferimento primario per ogni organizzazione esterna interessata a stabilire un'alleanza. Raramente le loro dispute sfociano in scontri fisici. Il fulcro della vita sociale, culturale e politica è situato a Theed, la capitale. Gli ingegneri prestano sempre grande attenzione nel progettare le città, cercando di preservare il più possibile la natura e il fascino bucolico dei paesaggi. Per essere una società civilizzata, Naboo ha relativamente poche industrie, costretta a importare componenti altamente sofisticati, come l'iperguida o i motori subluce. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Regione > Orlo Intermedio 
Diametro > 4.750 Km 
Atmosfera > Respirabile
Lune > / 
Soli > / 
Clima > Temperato 
Specie Autoctone > Hutt, T'landa Til 
Specie Immigrate > Umani (70%), Altro (50%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > / 
Esportazione > Schiavi, beni manifatturieri, merce di contrabbando, armi 
Ricavo > 3.500.000 cr/mese 

Nar Shaddaa è una luna satellite orbitante attorno al pianeta Nal Hutta, meglio conosciuta come la Città Verticale, la Luna dei Contrabbandieri o Piccola Coruscant essendo, proprio come la sua omonima, completamente ricoperta da un'unica, gigantesca metropoli. La luna-spazioporto orbita intorno al pianeta-fortezza degli Hutt: Nal Hutta, situato nel sistema di Y’Toub. Secondo una leggenda huttese, il loro vero pianeta di origine di nome Varl venne distrutto milioni di anni prima, e alcuni eroici Hutt conquistarono Nal Hutta facendone il loro nuovo mondo. Nar Shaddaa gli è molto simile, in quanto ha un giorno che dura 87 ore standard ed un anno di 413 giorni locali. Questo provoca la divisione del giorno in due parti: in uno è in piena vista del sole, nell’altro, riceve la luce riflessa da Nal Hutta. A differenza di Coruscant, che solo nei livelli più bassi si rivela pericolosa, Nar Shaddaa lo è anche - soprattutto - in superficie: opulenta, sfarzosa e infestata dalla criminalità. Varie sezioni di Nar Shaddaa sono controllate dagli Hutt e da altre organizzazioni affiliate. Utilizzata sin dai tempi antichi come luogo di installazioni minerarie, nel corso dei secoli è diventata un’importante stazione per il commercio interstellare. Antiche spire di rifornimento e bacini di carico/scarico si innalzano dal suolo del pianeta fino all’ orbita e, in mezzo, sterminate città verticali riempiono ogni più piccolo anfratto. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regione > Orlo Esterno 
Diametro > 10.465 km 
Atmosfera > Respirabile 
Lune > 3 
Soli > 2 
Clima > Desertico 
Specie Autoctone > Tusken, Jawa, Trooshti, Rioriani, Bantha, Dewback, Ratti womp, Mosche del deserto, Rodiossa, Lumache della ghiaia, Lucertole delle dune, Serpenti delle sabbie, Acari della roccia, Lucertole piumate, Zecche desertiche, Meewit, Verme tarlo, Ronto, Eopie, Scurrier, Sarlacc 
Specie Immigrate > Umani (80%), Rodiani (70%), Twi'lek (67%), Hutt (44%), Chiss (32%), altro (60%) 
Lingua ufficiale > Basic Galattico 
Capitale > Bestine 
Esportazione > Munizioni illegali, narcotici, minerali 
Ricavo > 3.400.000 cr/mese 

Situato nel Settore di Arkanis, all'interno dei Territori dell'Orlo Esterno, 
Tatooine è il principale pianeta di un sistema binario che risponde al nome di Tatoo. Piazzato in un punto strategico fra le rotte commerciali che attraversano la Galassia, è luogo di transito per migliaia di navi. Si presenta come una vasta distesa desertica, arida e inospitale a causa dei suoi due soli gialli, Tatoo I e Tatoo II, che ne portano la temperatura in alcune zone oltre i 65 °C. La sua superficie è disseminata di carcasse di velivoli da trasporto, molti dei quali sepolti dalle frequenti tempeste di sabbia. La grande quantità di silicati presente nel suolo riflette la luce così intensamente che le leggende raccontano di come i primi esploratori giunti sul pianeta lo avessero scambiato per un terzo sole. La concomitanza di diversi fattori, tra i quali le radiazioni delle due stelle gemelle e la grande quantità di minerali magnetici e di correnti d’aria localizzate, rendono una parte del pianeta più adatta alla vita umana rispetto alle zone limitrofe, in cui la temperatura massima diurna è di "soli" 43 °C. I giorni sono roventi e le notti gelide, tuttavia, forme di vita sono riuscite ad adattarsi all’ambiente: una moltitudine di razze animali, molte delle quali feroci e resistenti. Tatooine è patria dei nativi Tusken (il violento ‘popolo della sabbia’ ) e dei Jawa, una razza ‘spazzina’ che percorre le distese di roccia e gli aspri canyon alla ricerca di rottami industriali da rivendere sul mercato nero. Se non coinvolti negli affari degli Hutt, la maggior parte dei coloni conduce una grama esistenza come ‘coltivatori d’umidità’, estraendola dall’aria tramite dei dispositivi chiamati vaporatori. 
 

 


 

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